martedì 19 giugno 2018

FESTA DI SAN GIOVANNI - NOTTE DELLE STREGHE 2018


NOI SIAMO PRONTI E VOI? VENITE?







Torna finalmente la Festa di San Giovanni e la Notte delle Streghe, antichissima tradizione della cultura romana fortemente legata alla storia del nostro quartiere.

PROGRAMMA


Dalle ore 16 ore 18:00

Laboratorio creativo per bambini, con la tecnica del collage e della cartapesta, ogni bambino potrà realizzare a mano la propria lumaca, evocativa della festa di San Giovanni, mentre i più piccoli, potranno colorare immagini a tema.
A cura della Dott.ssa Aurora Cassibba e della Dott.ssa Miriam Luzzi


Dalle ore 17 alle alle 20

Playground di circo:
3 operatori: Leonardo VarrialeMaria Chiara Ruggiero e Andrea Papa
Il playground è un’area attrezzata con gli attrezzi del circo per provare le differenti discipline del circo, come il filo teso, il trapezio, la giocoleria, misurarsi con il percorso di equilibrio oppure giocare nell'area dedicata ai più piccoli.


Dalle ore 18 fino al tramonto

Ogni ora due diversi percorsi guidati artistico-culturali consentiranno ai partecipanti di approfondire ed ascoltare curiosità ed aneddoti della Festa di San Giovanni, della Notte delle Streghe, dei luoghi e delle tradizioni popolari, passeggiondo nei punti storici della festa.
A cura della Dott.ssa Aurora Cassibba e della Dott.ssa Miriam Luzzi

Verranno utilizzate e distribuite della radio audioriceventi wireless con auricolari che permetteranno a gruppi di persone di ascoltare chiaramente la voce delle guide e degli oratori, anche in condizione di rumori circostanti e senza la necessità che i componenti del gruppo siano fisicamente vicino alla guida.

Primo percorso
La festa di San Giovanni tra il sacro e il profano.

La festa della natività di San Giovanni Battista, come ci dice Sant’ Agostino, è fissata sei mesi prima della nascita di Cristo, secondo quanto annunciato
dall’Arcangelo Gabriele a Maria. Pochi giorni dopo il solstizio d’estate, carica di magia e presagi, quella di San Giovanni (23 giugno) è la notte che decide i destini dell’intero anno solare. Per rivivere la festa di San Giovanni attraverso le usanze e le tradizioni che si sono avvicendate nei secoli, tra il sacro e il profano si svolgerà un tour guidato per adulti e famiglie. Condotta da Storici dell’Arte, la visita vedrà l’intervento di una botanica che spiegherà l’uso delle erbe nelle pratiche divinatorie e rituali, Partendo dalla Basilica consacrata al santo e dalla storia di San Giovanni, narrata nei Vangeli da Marco e Matteo, si racconterà la storia di Erodiade e della figlia Salomè, (che aveva ottenuto da Erode, su un piatto d’argento, la testa di San Giovanni Battista), condannate a vagare per il mondo su una scopa per espiare la colpa e che proprio nelle notte del 23 Giugno chiamavano a raccolta tutte le streghe sui prati del Laterano Ripercorreremo dal Medioevo fino ai giorni nostri la festa di Giovanni attraverso gli usi, il folklore, i rituali.


Secondo percorso
Intorno le Mura Aureliane e l’area archeologica dell’Anfiteatro Castrense

Nella notte di San Giovanni, i romani si radunavano in piazza San Giovanni e all’ombra  delle  Mura  Aureliane, lungo  Viale  Carlo Felice, fino all’interno dell’Anfiteatro Castrense, per mangiare le lumache, conformemente al detto “tante lumache, tante corna per le streghe”. Sempre contro le streghe, prima di uscire di casa, rovesciavano del sale grosso sulla soglia, vicino a una scopa di saggina.

Durante i percorsi artistico-culturali interverranno:

Maria Lucia Leporatti, botanica, gia docente universitaria ed esperta tra l’altro di macrofossili vegetali in contesti archeologici. La Notte di San Giovanni è stata sempre ritenuta sacra alla raccolta  di erbe “magiche” e di erbe comuni (iperico, agnocasto, lavanda, artemisia, verbena, ruta, ribes, rosmarino) alle quali questa notte poteva infondere prodigiose virtù. Ne fa fede, tra l’altro, un comune ed ancora diffuso modo di dire francese che suona “Emloyer toute les herbes de Saint-Jean”  e  che vuole appunto significare che si è tentato l’impossibile per realizzare un determinato fine, sottolineando, in tal modo, la fede nella suprema potenza magica delle erbe giovannee. La professoressa Leporatti ci aiuterà a comprendere ed approfondire queste antiche usanze.


Daniele Mari, geologo
Gli edifici, i monumenti, gli arredi urbani e le strade raccontano molte cose sulla geologia del territorio su cui sorgono le città. Ogni città ha i suoi colori caratteristici, che sono quelli dei materiali usati per le costruzioni ed i rivestimenti. Questo ovviamente vale soprattutto per le città italiane i nostri paesi che hanno una storia millenaria: fin dalle origini, per comodità, scelta o necessità, i materiali sono stati cercati quanto più vicino possibile ai luoghi di impiego. Roma, un tempo ricca capitale di un vastissimo Impero, fu destinazione dei più pregiati “marmi colorati”. Poi i  Papi e i nobili reimpiegarono gli stessi “marmi“ recuperati dalle costruzioni della Roma imperiale per abbellire chiese e palazzi. Tra le strade e i vicoli della Città, accanto alle tinte calde degli intonaci romani, negli scorci urbani rimangono comunque caratteristici il bianco del travertino, il giallastro e il grigio dei tufi, il rosso dei mattoni.


Le “pietre di Roma” raccontano, della Città e dei suoi dintorni, una storia che percorre, a grandi “balzi”, un intervallo di tempo lungo circa 4 milioni di anni che inizia ben prima della nascita della città.
Per comprendere meglio questi aspetti sarà interessante ascoltare l’intervento del Dott. Mari.


Dalle ore 19:30

Lorenza Bohuny e Maurizio Carlini in concerto.
Un viaggio di 90 minuti per una carrellata dei più grandi successi della tradizione canora romanesca, un percorso canoro immortale del nostro  folclore dialettale.
I due artisti hanno realizzato insieme più di ottanta canzoni, una commedia musicale in dialetto romanesco, uno spettacolo teatrale contro la violenza sulle donne, una serie di musiche per la TV, quattro CD di canzoni inedite, una serie di spettacoli dedicati alle canzoni dialettali romane nella cultura cinematografica/teatrale.
Dalle ore 21:00
Smisuciclette: parata itinerante e cabaret
Le Smisuciclette sono una parata di chiassosi e rumorosi personaggi clowneschi al seguito dell'istrionico Smisurato, provenienti da un altro tempo su veicoli straordinari che, interagendo con le persone, coinvolgono il pubblico in giochi estemporanei. Dotati ditrombe, trombette, campanacci e  tamburelli coinvolgeranno tutti per impaurire le streghe, affinché non potranno cogliere le erbe utilizzate per i loro incantesimi, proprio come vuole la più classica tradizione popolare
La parata terminerà in un colorato e imprevedibile cabaret di circo e arte di strada in cui si alterneranno numeri di abilità, di interazione con gli spettatori, di acrobazia e di clownesca ironia.
Artisti: Daniele SpataroEmanuele AvalloneLuca Di LucaEmanuela BelmonteLeonardo Varriale e Daniele Pinzi

Dalle ore 22:00
Ponentino Trio - Daniela De Angelis, Cesario Oliva e Costantino Pucci

 Il repertorio del Ponentino Trio è composto delle più belle canzoni romane antiche e moderne e che comprendono brani di R. Balzani, E. Petrolini, C. Bruno, E. Di Lazzaro, R Caucci, G. Strehler, O. De Micheli, F. A. De Torres, L. L. Martelli, R. Leonardi, L. Giansanti e molti altri autori che hanno arricchito il canzoniere popolare romano, in più molti brani dal Folklore romano.
Un notevole numero di stornelli a rispetto e a dispetto dalla forte carica evocativa e dalla pronunciata vena ironica completano l'atmosfera dello spettacolo.
Il repertorio dei testi dell'affabulatore è basato sulle poesie dei poeti tradizionali romani: G.G.Belli, Trilussa, C. Pascarella e da alcuni contemporanei come Remo Remotti e Marcello Gazzellini. Oltre alle poesie i testi sono curati in modo da esaltare la radice della saggezza popolare attraverso i proverbi e modi di dire e da una ricerca sulla etimologia di alcuni termini in uso nella lingua romanesca attraverso i quali è reso a tutto tondo lo spirito scanzonato e goliardico degli abitanti della città dei Quiriti.  Il programma dello spettacolo tipo è curato in modo che sempre alcuni dei brani musicali e dei testi
riguardino i seguenti argomenti:
La Città e i suoi luoghi caratteristici.
L'amore e la relazione tra gli amanti.
Gli aspetti tragici e melanconici della tradizione popolare.
Lo spirito ironico degli abitanti della città eterna.
Inequivocabile l’ispirazione al Sor Capanna, un cantastorie  che  imperversava con strofe  taglienti e audaci  e che dopo avere iniziato la carriera ironizzando sui fatti di cronaca, si accorse di ottenere maggiore successo occupandosi di fatti di attualità, rischiando di quando in quando anche la galera per eccesso di irriverenza ed al raduno popolare che si teneva proprio presso Porta San Giovanni, dove si sfidarono a singolar tenzone cantori e  cantastorie, in una gara di stornelli alimentati dal vino dei Castelli

Dalle 0re 23:00
Spettacolo di fuoco + firejam
Niandra on fire
Niandra, donna sola, impaziente e dalle strane abitudini, scende in piazza con un tavolino imbandito per due a lume di candela. E sarà proprio da quella candela che prenderà vita il suo spettacolo di teatro di strada e fuoco nel quale si mescolano una forte tecnica di manipolazione del fuoco e singolari effetti pirici, la simpatia e la spontaneità del clown, ed improvvise incursioni acrobatiche. Come in ogni buon spettacolo di strada, il pubblico non resta semplicemente spettatore, ma diventa parte integrante dello spettacolo stesso, che lo coinvolgerà dall'inizio alla fine. 

Valeria Di Felice, in arte Niandra, inizia a giocare - sul serio - col fuoco nel 2010, e ancora non ha smesso. Si è formata, inoltre, come equilibrista e performer di circo contemporaneo alla Scuola Romana di Circo, e come attrice all'Atelier di Teatro Fisico Philip Radice di Torino. Da 4 anni è interprete e co-ideatrice dello spettacolo "L'Ora del Thè" del collettivo artistico di teatro di strada  'Le Lapille', del quale è membro fondatore. 
Si è esibita in festival internazionali di circo contemporaneo e teatro di strada; per menzionarne alcuni il Mirabilia Festival, il Sarnico Buskers Festival e Troia Teatro, portando i suoi spettacoli in (quasi) tutte le regioni d'Italia e in qualche paese estero.
Alcune esperienze:
Ha lavorato come performer per la tournée nazionale di Biagio Antonacci "Sapessi dire No" del 2012.
Ha collaborato con il recente programma televisivo "Facciamo che io Ero" dell'attrice Virginia Raffaele in qualità di "fire coach".
E' stata finalista col suo spettacolo "Appuntamento al Buio" alla biennale di MArte Live.

La fire jam è un momento di raduno e condivisione per tutte le persone che praticano l'arte del fuoco in tutte le sue sfaccettature. Ognuno porta i suoi attrezzi e si unisce al cerchio di musica per far danzare le fiamme. L'area è attrezzata con gli strumentinecessari a garantire la sicurezza e la gestione degli attrezzi.
 Ultimo immancabile richiamo ancestrale: il fuoco. Con i falò nella notte del 23 giugno si auspicava di tenere lontano il male e tenere le streghe lontane dalle case.
In contemporanea alle altre attività dalle ore 21:00 :

Proiezione in video-mapping di una raccolta di opere d’arte che rappresentano la storia di san Giovanni e di documenti e foto d’epoca che testimoniano la devozione e il folklore di questa ricorrenza che ha attraversato i secoli, alternate con la proiezione in presa diretta degli spettacoli in corso di svolgimento.
Il video mapping, per suggestione dell'inglese projection mapping e dal francese mapping vidéo, é una tecnologia multimediale che permette di proiettare della luce o dei video su superfici reali, in modo da ottenere un effetto artistico ed alcuni movimenti inusuali sulle superfici interessate.

Per tutta la manifestazione sarà attivo il punto truccabimbi a cura di Marta Crespina.

Vi aspettiamo come sempre numerosi e rumorosi.

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